Voglio provare a rispondere senza leggere le altre risposte. É una cosa che non faccio mai, ma in questo caso temo che la mia impressione immediata, quella che mi ha colto leggendo la domanda, perda i suoi contorni e si "adegui" alle impressioni degli altri.
Personalmente, trovo i due termini molto diversi. Percepisco l'idea di adattarsi come positiva, quella di adeguarsi, invece, come vagamente negativa.
Nell'adattamento vedo la pianta che, costretta a vivere in un ambiente non a lei congeniale, si modifica e sopravvive. Così, un essere umano si adatta a una condizione, la fa propria e modella se stesso in conformità. La capacità di adattamento è una qualità straordinaria, è quella che ci permette di sopravvivere in situazioni altrimenti impensabili.
Il verbo adeguarsi, invece, fa nascere immediatamente l'immagine di qualcuno che, in piena coscienza, rinuncia a ciò che è per uniformarsi a un sistema. Dove l'adattamento implica la forza di volontà, l'adeguamento mi fa pensare alla rinuncia, alla mancanza di carattere.
Ci si adegua a una moda, a un modo di pensare, a una maniera di apparire.
L'adattamento sta alla forza, come l' adeguamento alla vigliaccheria.
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Amica mia regale, ma che problemi ti fai? Nemmeno la mia risposta è molto originale se vista dopo altre sopra di me.
Mi pare evidente che alcuni di noi la pensano allo stesso modo, il che non è un adeguamento, ma un arricchimento.
:)