realtà, in tutti i passi latini, il problema verte su quale sia il senso da dare all'espressione «verso pollice» o «converso pollice» o simili, se cioè pollice girato debba intendersi all'insù o all'ingiù.[4] E'probabile che con "Pollex Versus" si intendesse il pollice disposto orizzontalmente da parte del gladiatore, il quale richiedeva la "grazia di morte".Inoltre il pollice orizzontale rappresenta la posizione assunta dal gladiatore quando richiedeva la "grazia di morte"[5] Appare certo, ad esempio, che il pollice rivolto in basso non significasse la morte per il gladiatore: contrariamente a quello che si vede nei film, a decretarne la morte era proprio il pollice rivolto verso l'alto ,[6]o disposto orizzontalmente[7] una gestualità che ricorda una spada sguainata. Al contrario, il pollice nel pugno chiuso (spada nel fodero) risparmiava la vita al gladiatore perdente.[6] Nel 1997, nel sud della Francia, fu scoperto un medaglione romano del II o III secolo, su cui è raffigurato un giudice nell'atto di premere il pollice nel pugno chiuso, accanto a due gladiatori, con l'iscrizione «quelli in piedi verranno liberati».[8]
A far nascere l'equivoco, nel 1872, fu il quadro "Pollice verso" di Jean-Leon Gerome, riportato in epigrafe, che avrebbe dato per la prima volta l'interpretazione che sarebbe poi divenuta così popolare.[6] Lo stesso Ridley Scott, nel suo film Il gladiatore, ne sarebbe stato vittima; pur venuto in un secondo tempo a conoscenza dell'errore si sarebbe comunque adeguato alla credenza popolare, al fine di non disorientare il pubblico, dirigendo l'imperatore Commodo nel familiare gesto del pollice all'ingiù